Noi siamo nettamente dalla parte dell’azienda cittadina di trasporto pubblico, ma quando leggiamo questo tipo di notizie, che periodicamente si ripetono, ci poniamo delle domande, che a noi appaiono abbastanza ovvie, ma che nessuno sembra porre in modo chiaro e diretto:

– perché nessuno chiede quale sia la vera origine dell’andamento “zoppicante” di un azienda che fornisce un tipo di servizio così necessario? Spostarsi è talmente necessario, che l’azienda di trasporto dovrebbe in linea di principio essere la più fiorente della città: come mai non è così? E’ qualcosa che dipende solo dall’azienda oppure risente di altre scelte di un certo tipo sulla mobilità in generale, o entrambe le cose?

– perché nessuno chiede di fare una valutazione complessiva dell’efficacia dell’attuale servizio? Quanto, ad esempio, esso risponda alle reali esigenze di spostamento dei cittadini, in termini di frequenza, durata e comodità?

Provocatoriamente, ci chiediamo anche: quante delle persone che intervengono a riguardo utilizzano DAVVERO il servizio pubblico di trasporto quotidianamente? Quanti dei dipendenti dell’AMA stessa lo fanno, quanti di loro si recano al lavoro con l’autobus? Quanti, in pratica, vivono nella realtà l’utilizzo del mezzo pubblico, come utenti “normali”?