Questa mattina 20 settembre 2024 i soci attivi di FIAB L’Aquila hanno effettuato il conteggio delle persone che si recano al lavoro e a scuola in bicicletta nell’ambito degli eventi che il Comune dell’Aquila ha organizzato durante la corrente Settimana Europea della Mobilità.
Nonostante il clima incerto 49 persone hanno utilizzato la bicicletta per recarsi al lavoro, passando per i 6 check point posti in un’ideale cintura del centro storico cittadino. Un numero comunque superiore ai 41 della rilevazione nello stesso giorno del 2023. Sono aumentati anche i monopattini da 3 a 10.

C’è ancora molta strada da fare

Così si dice quando l’obiettivo da raggiungere richiede ancora molto lavoro.

In questo caso è vero in senso figurato, ma anche, e soprattutto, in senso materiale: per arrivare agli obiettivi generali, primo fra tutti la Vision Zero (l’eliminazione di morti e feriti a causa di scontri stradali): bisogna fare e ri-fare molte strade per garantire maggiore sicurezza e lo sviluppo della mobilità ciclistica.
Siamo comunque sicuri che a L’Aquila molti aspirano ad un cambiamento della mobilità, compreso lo sviluppo di quella ciclistica.

Bisogna accelerare l’attuazione delle strategie che l’Amministrazione Comunale si è data, in particolare riguardo gli obiettivi del Piano Urbano di Mobilità Sostenibile e del Biciplan perché è evidente che le corsie ciclabili realizzate non bastano a garantire la percorribilità ciclistica della città.

Ma ancor prima è necessario chiudere il centro città ripristinando il tapis roulant Terminal-Piazza Duomo di cui stanno per partire i lavori di ripristino e ammodernamento (evviva!) e organizzando parcheggi auto di scambio con adeguati trasporti verso le destinazioni più frequentate. Facile a dirsi, facile a pretendere si dirà: il settore mobilità del Comune dell’Aquila sta certamente lavorando su questo, ma l’urgenza di una città che mitighi meglio i pericoli del cambiamento climatico, che consenta una vita migliore e più economica dei cittadini, che sia più accogliente per i turisti, deve necessariamente accorciare la molta strada che c’è ancora da fare.