Il monitoraggio FIAB rivela una crescita del numero di persone che vanno al lavoro in bicicletta in una città che detiene il record nazionale di motorizzazione
La Settimana Europea della Mobilità di FIAB L’Aquila si è aperta con l’iniziativa Bike to Work, il monitoraggio annuale che conta le persone che si recano al lavoro in bicicletta. Una fotografia preziosa delle abitudini di mobilità cittadina che quest’anno ha riservato una sorpresa positiva.
Un dato incoraggiante
La rilevazione, ormai consolidata da tre anni nel capoluogo abruzzese, è stata condotta in sette punti strategici della città dalle 7:30 alle 9:30 – la fascia oraria che intercetta inequivocabilmente gli spostamenti casa-lavoro. I numeri parlano chiaro: 154 persone in bicicletta, un dato che segna una crescita del 220% rispetto alle sole 48 unità del 2024.
Pur rimanendo le proporzioni ancora molto modeste rispetto alla popolazione cittadina, questo balzo in avanti testimonia una crescente consapevolezza verso forme di mobilità alternativa. E non è difficile capire perché: basta osservare il traffico mattutino per comprendere quanto le condizioni di circolazione dei mezzi privati siano spesso critiche.
L’Aquila: maglia nera della motorizzazione
I dati sulla motorizzazione cittadina sono emblematici: L’Aquila detiene il primato italiano con 794 automobili ogni 1.000 abitanti, ben 93 vetture in più rispetto alla media nazionale di 701 per mille (dati Euromobility, Osservatorio 50 città). Una cifra che ci colloca al terzo posto tra le peggiori in Italia, riflettendo una dipendenza dall’auto privata ormai insostenibile.
Parallelamente, la rete del Trasporto Pubblico Locale si rivela inadeguata a offrire alternative valide, lasciando i cittadini intrappolati in un sistema di mobilità inefficiente e costoso.
Il costo sociale della mobilità insostenibile
Dietro questi numeri si nasconde una questione di giustizia sociale sempre più urgente. Le famiglie aquilane sono costrette a sostenere costi elevati: chi ha la fortuna di avere due redditi deve comunque affrontare l’acquisto e il mantenimento di altrettante automobili, con una spesa annuale di circa 7-8.000 euro ciascuna.
La situazione è ancora più drammatica per i giovani: per iniziare a lavorare devono prima indebitarsi per acquistare un’auto, unico mezzo per muoversi in una città che fatica a diventare sostenibile nel settore dei trasporti.
Una sfida che non può più attendere
L’urgenza di rivoluzionare il sistema di mobilità aquilano non è più rinviabile. I segnali positivi come il triplicarsi dei ciclisti urbani dimostrano che la cittadinanza è pronta al cambiamento, ma servono politiche coraggiose e investimenti strutturali per trasformare L’Aquila in una città davvero accessibile e sostenibile per tutti.