Ennesimo investimento di un pedone sulle strisce in via Corrado IV.
A questo si aggiunge il ciclista investito di recente e, soprattutto, le due persone anziane che in quella stessa strada hanno perso la vita.
Tutto ciò è inaccettabile.
Abbiamo già spiegato [a questo link] cosa si potrebbe fare in via Corrado IV nell’immediato e con poca spesa.
E abbiamo pure scritto su come vogliamo cambiare la strada nel territorio aquilano a questo link
Prendiamo atto che l’Assessora alla sicurezza stradale del Comune dell’Aquila Laura Cucchiarella ha costituito una “task force” – termine che il Treccani definisce come “espressione in uso nelle marine militari per designare un piccolo gruppo di diverse unità militari, di tipo complementare, destinato a compiere, sotto un comando unificato, una specifica missione autonoma di guerra”.
Di guerra si tratta davvero: in Italia ogni anno oltre 3.000 persone vengono uccise alla guida o investite da veicoli a motore. Inoltre, 165.000 incidenti provocano 215.000 feriti, di cui 15.000 con lesioni gravi e invalidità permanenti.
Ma perché serve una task force tra uffici comunali che dovrebbero già dialogare quotidianamente per attuare i provvedimenti necessari?
Vedremo, e speriamo presto, i risultati concreti di questo lavoro.
Gli incidenti a L’Aquila: un’emergenza costante
Di seguito un elenco – necessariamente incompleto – degli incidenti riportati dalla stampa locale dal 12 giugno all’11 settembre 2025:
- 12/06 – Mausonia: scontro con 5 feriti
- 16/06 – Bazzano: scontro con 4 feriti
- 26/06 – Anziana investita, deceduta
- 15/07 – Scontro frontale: deceduta una donna
- 15/07 – Investita anziana in via Corrado IV
- 24/07 – Altri due pedoni investiti
- 03/08 – Cese: frontale tra conducenti ubriachi
- 18/08 – Ferito motociclista sulla SS80
- 18/08 – SS80: donna ferita dopo perdita di controllo dell’auto
- 19/08 – Arischia: anziana si ribalta con l’auto
- 01/09 – Scontro tra più auto: tre ricoverati
- 02/09 – Tecnopolo: scontro tra due auto, 3 feriti
- 11/09 – Ragazza investita, ferita
Servono più controlli? Sì, ma non basta
Certo, servirebbero più controlli e maggiore repressione. Ma in un Paese civile non dovrebbe essere necessario uno stato di polizia: le regole esistono e, pur con qualche ambiguità del Codice della Strada, sarebbero sufficienti a garantire la sicurezza.
La Polizia Locale dell’Aquila – spesso definita impropriamente “piena di imboscati” – ha una pianta organica di 104 unità, ma oggi conta solo 54 persone in servizio. Questi agenti devono occuparsi non solo di viabilità, ma anche di polizia ambientale, giudiziaria, anagrafe, controllo commerciale, edilizia e altro ancora.
La soluzione? Se davvero si tiene alla sicurezza della città, servono più investimenti sul corpo di Polizia Locale.
Infrastrutture sicure: esempi pessimi ed esempi virtuosi
Come si fa rispettare il Codice della Strada? Prima di tutto, evitando di avere autostrade urbane come via Corrado IV o via Antica Arischia. Attraversare queste arterie larghe e veloci è un’impresa per chiunque, specialmente per anziani, bambini e persone con disabilità.
Le soluzioni esistono: restringere le carreggiate, accorciare gli attraversamenti pedonali, renderli sicuri con rialzamenti, isole spartitraffico, segnaletica adeguata e illuminazione.
In città abbiamo già buoni esempi:
- Viale della Croce Rossa, pur con qualche incompletezza, presenta attraversamenti ben evidenziati
- Via Aldo Moro, con le sue scuole, mostra buone pratiche di segnalazione pedonale
- Via De Gasperi (Torrione) offre soluzioni interessanti, seppur con alcune contraddizioni
Educazione stradale: investimento fondamentale
Oltre alle infrastrutture, servono soldi per informazione e formazione, a partire dalle giovani generazioni nelle scuole.
Per effetto dell’Art. 208 del Codice della Strada, che destina i proventi derivanti dalle sanzioni alle trasgressioni al Codice della Strada rilevate dalla Polizia Locale, il Comune dell’Aquila ha a disposizione € 88.510,46* per misure di assistenza e di previdenza per il personale (della Polizia Locale), per il miglioramento della sicurezza stradale per mezzo della manutenzione delle strade e per la tutela utenti deboli (noi diremmo vulnerabili) quali bambini, anziani, disabili, pedoni e ciclisti. Il fondo è destinato anche a corsi didattici finalizzati all’educazione stradale, da parte di organi di polizia locale, nelle scuole di ogni ordine e grado, Parte di questo importo può essere destinato alla mobilità ciclistica.
Eppure, nei tre anni precedenti, sono stati stanziati appena € 3.000 per l’attività didattica, mentre per il 2025 sono previsti € 15.000. Ci piacerebbe sapere dove e come sono stati impiegati questi fondi.
È qui che si gioca molto della partita della sicurezza stradale: informazione e formazione.